Il Dipartimento e il Centro partecipano al Transnational Organised Crime Program 2022–23

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Sezione: Ricerca  |  Aree: Incontri scientifici  


Il Dipartimento di Giurisprudenza dell'Università di Ferrara e il Centro Macrocrimes sono coinvolti nel Transnational Organised Crime Program 2022–23, dedicato quest'anno al tema Organised crime, criminal procedure and prisons. Il programma, avviato da tempo dalle Università del Queensland (Brisbane), di Vienna e di Zurigo, coinvolge da quest'anno anche docenti e studenti delle università di Colonia e di Ferrara.

Il corso è iniziato lo scorso autunno, con una serie di incontri organizzativi e alcuni webinar – fra cui quelli del dott. Fabio Nicolicchia sulla Procura europea lo scorso dicembre, e della prof.ssa Stefania Carnevale sul regime italiano del "41-bis".

Nel frattempo, ciascuno degli studenti e dottorandi ammessi al corso ha scritto un paper, che verrà discusso con colleghi e docenti fra il 13 e il 17 febbraio all'Università del Queensland. I migliori paper verranno selezionati per la pubblicazione in un volume collettaneo.

Per il Dipartimento di Giurisprudenza partecipano due dottorandi della Scuola di dottorato in Diritto dell'Unione europea e ordinamenti nazionali, entrambi membri del Centro Macrocrimes: il dott. Gianmarco Bondi, con un paper sul regime italiano di carcere duro "41-bis",  e Marilù Porchia che discute invece il ruolo delle squadre investigative comuni nel contrasto al crimine organizzato transnazionale e del loro impatto sulla tutela dei diritti umani.

Il Dott. Gianmarco Bondi e la Dott.ssa Marilù Porchia si trovano al momento a Brisbane, all'Università del Queensland, accompagnati dalla Prof.ssa Serena Forlati.

L'iniziativa è stata realizzata nel contesto del progetto "Dipartimenti di eccellenza 2018-2022", e potrà proseguire in futuro grazie al finanziamento ottenuto anche per il quinquennio 2023-27.

Esprime soddisfazione la Direttrice del Dipartimento prof.ssa Serena Forlati, secondo la quale "E' davvero una bella occasione per i nostri due dottorandi di ricerca, e anche per me un'opportunità importante di confronto con colleghi che si occupano in diverse prospettive di contrasto al crimine organizzato".



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