L’impresa può essere protagonista di comportamenti illeciti, più o meno gravi. Per la prevenzione e il contrasto di tali comportamenti sono necessari, di regola, strumenti giuridici afferenti a diversi settori del diritto (come il diritto commerciale, il diritto penale, il diritto amministrativo, il diritto civile, il diritto fiscale, il diritto del lavoro).
All’interno della sezione Impresa e criminalità sono sviluppati studi e iniziative in relazione ai macro-crimini dell’impresa, il cui carattere “macro” dipende dalla diffusività degli effetti dannosi o pericolosi, capaci sia di offendere beni primari a dimensione anche collettiva come l’incolumità, la salute o l’ambiente (ad es. in occasione di disastri tecnologici, sul lavoro, ambientali e sanitari), sia di incidere su beni economici e patrimoniali, o di alterare l’assetto economico e della concorrenza, con possibili impatti negati anche sul buon funzionamento della pubblica amministrazione e il funzionamento delle democrazie contemporanee (si pensi agli abusi di mercato, ai crack finanziari, alla corruzione endemica).
Una prima linea investigativa riguarda gli strumenti diretti a prevenire le condotte illecite dell’impresa. Tra le tematiche oggetto di studio figurano, in via esemplificativa:
le misure dirette al monitoraggio dell’impresa e delle sue attività, quali le banche dati sull’impresa e gli osservatori sul ciclo degli appalti pubblici, e la loro l’interconnessione a livello europeo;
le procedure e le certificazioni dirette a garantire la qualità della produzione e la legalità dell’attività svolta (ad es. rating di legalità, white/black lists).
Altro ambito di interesse riguarda le misure di indagine sulle attività illecite delle imprese, quali, ad esempio:
gli strumenti di cooperazione giudiziaria tra gli Stati (es., mandato d'arresto europeo, ordine europeo d'indagine) e gli organismi europei di contrasto della criminalità economica transnazionale (es., Pubblico ministero europeo, Eurojust, Europol, Olaf);
il coordinamento delle ispezioni e l’istituzione di autorità di controllo europeo (es., la European Labour Authority);
la tutela del whistleblower (lavoratore che denuncia all'autorità gli elementi che fanno presumere la commissione di reati o infrazioni);
Un terzo ambito di interesse attiene alla repressione dei crimini commessi dall’impresa, in riferimento, ad esempio:
- alle diversificate fenomenologie della criminalità economica e d’impresa (reati societari, finanziari, fallimentari, ambientali, in materia di sicurezza del lavoro, sicurezza alimentare, etc.) e i delitti contro la pubblica amministrazione;
- ai differenti modelli di imputazione oggettiva e soggettiva di eventi ad eziologia assai diversificata (infortuni e disastri caratterizzati da tendenziale immediatezza vs. eventi seriali a causalità cumulativa), riconducibili allo svolgimento di attività economiche in senso lato;
- all’elaborazione di strategie sanzionatorie “differenziate” per l’efficace contrasto ai diversi fenomeni della criminalità economica e d’impresa;
-agli strumenti di congelamento o ablazione degli assets patrimoniali di provenienza illecita (es., sequestro, confisca), la tutela dei diritti reali (specie dei soggetti terzi), la conservazione delle garanzie patrimoniali dei creditori e le esigenze di salvaguardia dell'iniziativa economica;
-alle misure di sterilizzazione della presenza criminale nel capitale delle imprese;
- ai mezzi e sistemi di pagamento utilizzati dalle organizzazioni criminali per sottrarsi alla disciplina antiriciclaggio (es., le c.d. criptovalute).
Un ultimo filone di indagine sarà infine dedicato alla tutela delle vittime e al risanamento dell’impresa. In quest’ambito rientrano, ad esempio:
le misure di accesso alla giustizia per le vittime della condotta illecita (ad es. lavoratori, utenti e consumatori, imprese concorrenti), quali la possibilità di azioni collettive o l’assistenza legale gratuita;
le misure dirette a garantire la ripresa dell’attività economica nel caso, ad esempio, di imprese confiscate o fallite.
I temi indicati saranno esaminati sia in generale, sia in riferimento a specifici fenomeni di illegalità, ad esempio in materia di appalti pubblici, criminalità organizzata, sfruttamento di manodopera (in particolare, ma non solo, straniera).