Amicus curiae

 Opinione scritta alla Corte Costituzionale riferita alla questione di legittimità incidentale promossa dalla Corte di Cassazione, sez. I. pen., con ord. del 18 giugno 2020, n. 100 (in G.U., I Serie spec., 19 agosto 2020, n. 34).

Il Centro Macrocrimes ha presentato alla Corte Costituzionale un’opinione scritta sulla questione di legittimità costituzionale promossa dalla Corte di Cassazione in relazione a un particolare profilo del c.d. “regime ostativo” così come disciplinato dalla legge sull’ordinamento penitenziario (l. n. 354/1975) e da talune disposizioni collegate. Più in particolare, le disposizioni impugnate, nel loro combinato disposto, sarebbero incostituzionali «nella parte in cui escludono che il condannato all’ergastolo, per delitti commessi avvalendosi delle condizioni di cui all’art. 416-bis cod. pen. ovvero al fine di agevolare l’attività delle associazioni in esso previste, che non abbia collaborato con la giustizia, possa essere ammesso alla liberazione condizionale».

L’opinione, redatta da tre membri del Centro Marcrocrimes, la Professoressa Stefania Carnevale, il Professor Ciro Grandi e il Professor Andrea Pugiotto, è stata trasmessa alla Segreteria della Corte dalla Direttrice del Centro, Professoressa Serena Forlati, ai sensi dell’istituto dell’Amicus curiae, recentemente introdotto all'art. 4-ter delle “Norme integrative per i giudizi davanti alla Corte costituzionale”.

La stessa questione di legittimità costituzionale sarà discussa nell’ambito del Webinar organizzato in collaborazione con il Centro Macrocrimes e intitolato “Il fine e la fine della pena”, in programma il prossimo 25 settembre, nel cui sito è disponibile ampia documentazione relativa al giudizio.

 

Intervento di terzo presso la Corte EDU nel ricorso n° 39742/14, Di Caprio et autres c. Italie et trois autres requêtes (caso Terra dei fuochi)

In conformità all’autorizzazione all’intervento di terzo ricevuta nel luglio 2019, il Centro Macrocrimes ha presentato nel settembre scorso alla Prima Sezione della Corte EDU di Strasburgo osservazioni scritte su taluni significativi profili giuridico-penali riguardanti il caso della terra dei fuochi (qui sopra meglio indicato). Le osservazioni scritte si sono concentrate su talune delle questioni poste dalla Corte, alle parti del ricorso, nella Comunicazione del 5 febbraio 2019: in particolare, sull’esaurimento delle vie di ricorso interne e sull’effettività degli strumenti penalistici di tutela disponibili nell’ordinamento domestico, nonché sulla cruciale questione della violazione del diritto alla vita e del diritto alla vita privata (articoli 2 e 8 della Convenzione) in ipotesi di disastri ecologici.

Le osservazioni scritte sono state redatte e sottoscritte dal Direttore Vicario di MacroCrimes, prof. D. Castronuovo, assieme a due componenti del laboratorio Impresa e criminalità dello stesso Centro studi, il prof. Stefano Zirulia (Università statale di Milano) e la dott. Valentina Felisatti (Università di Ferrara).

Tra le questioni centrali affrontate nell’ambito di quest’attività di amicus curiae, si segnala il problema del livello di adeguatezza dello strumento penale ad assicurare una protezione efficace contro il tipo di violazioni denunciate dai ricorrenti, tenuto conto dell’evoluzione normativa e giurisprudenziale in materia di protezione dell’ambiente e della salute registrata nell’ordinamento italiano a partire dagli anni Novanta del secolo scorso. L’intervento di terzo mira dunque ad analizzare i limiti del diritto penale italiano nell’apprestare una tutela efficace contro le violazioni agli aricoli 2 e 8 della Convenzione in situazioni di disastri ambientali e sanitari.

 

Intervento di terzo dinanzi alla Corte penale internazionale nel caso relativo alla Situazione nello Stato di Palestina

A seguito dell’autorizzazione ricevuta dalla Corte penale internazionale il 22 luglio 2024, il Centro Macrocrimes ha depositato un amicus curiae ai sensi dell’Articolo 103 del Regolamento di Procedura nel caso relativo alla Situazione nello Stato di Palestina.
Il 10 giugno 2024 il Regno Unito aveva trasmesso alla Camera preliminare una richiesta volta ad ottenere l’autorizzazione a depositare osservazioni scritte, in cui sollevava dubbi circa la possibilità, per la Corte, di esercitare la giurisdizione su cittadini israeliani, nelle circostanze in cui la Palestina non può esercitare la giurisdizione penale sui cittadini israeliani sulla base degli Accordi di Oslo. Nell’autorizzare la richiesta del Regno Unito, la Camera aveva contestualmente offerto la possibilità ad altri interessati di presentare amici curiae.

Le osservazioni, redatte da nove membri del Centro Macrocrimes, sono disponibili qui.

L’intervento è stato inoltre più volte citato dal Procuratore nella sua Consolidated response to observations by interveners pursuant to article 68(3) of the Rome Statute and rule 103 of the Rules of Procedure and Evidence, disponibile qui.

 

Intervento di terzi presso la Corte EDU nel ricorso n. 613/24, Ziada v. the Netherlands

Il Centro Macrocrimes ha depositato presso la Corte europea dei diritti umani un intervento di terzo nel caso Ziada c. Olanda (ricorso n. 613/24), comunicato allo Stato il 18 giugno 2024.

Il ricorrente è un cittadino olandese originario della Striscia di Gaza, i cui familiari sono stati uccisi nel corso dell'operazione "Margine Protettivo" del 2014, a seguito di un attacco condotto da Israele contro la loro abitazione. Il ricorrente ha agito in giudizio in Olanda contro i comandanti militari responsabili dell'attacco, chiedendo il risarcimento del danno, ma le Corti olandesi si sono dichiarate incompetenti, ritenendo che i militari israeliani godessero dell'immunità funzionale dalla giurisdizione civile. Il ricorrente ha dunque adito la Corte EDU, lamentando la violazione dell'art. 6 della CEDU da parte dell'Olanda.

L’amicus curiae è stato redatto da quattro membri del Centro Macrocrimes. Il testo è disponibile qui.



  • Ammesso l'amicus curiae del Centro sulla questione di legittimità costituzionale dell'ergastolo ostativo

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